Alaggio e Varo Barche e Yacht
Con il termine yacht vengono indicate navi da diporto di modeste dimensioni e peso, solitamente comprese tra i 10 e i 24 metri di lunghezza, aventi alloggi confortevoli e, spesso, eleganti allestimenti.
Con il termine imbarcazione una generica unità galleggiante avente dimensioni inferiori ai 24 metri, e superiori ai 10 indipendentemente dai sistemi di propulsione utilizzati: motore, remi o vela.
Entrambi i sistemi di navigazione hanno bisogno dell’alaggio, ossia il traino di un’imbarcazione da una postazione su terraferma, con l’obbiettivo di imprimere il moto o controllare la direzione del natante.
Attuato con delle robuste funi dette alzaie, l’alaggio delle barche e degli Yacht può essere eseguito, ad esempio, per portare in secca le imbarcazioni, allo scopo di rendere possibili le operazioni di manutenzione alle carene.
Questa operazione, un tempo veniva eseguita dagli alatori, ovvero gli addetti al tiro delle alzaie o alla conduzione degli animali utilizzati per il traino
Per alaggio (il termine deriva dall’antico tedesco halon, con il significato di “tirare”) si intende l’operazione che consente di condurre a rimorchio un’imbarcazione controcorrente attraverso funi o cavi tirati dalla terraferma. In questo modo, si può stabilizzare il movimento del natante o controllarne la direzione. Appunto il traino viene effettuato con funi molto massicce e può servire per portare in secca le barche.
Il varo è l’evento con cui lo scafo di una nave in costruzione in un cantiere navale entra in acqua per la prima volta. Al varo è abbinata generalmente una cerimonia con la quale una madrina battezza la nave dandole il nome facendo infrangere una bottiglia sulla prua. Il varo può essere di quattro tipi: